ArtCentrica
9 Dicembre 2021
High school / University
Secondo studi recenti, gli studenti imparano di più a scuola quando partecipano in prima persona al processo di apprendimento, ad esempio prendendo parte a dibattiti e discussioni, mettendo in pratica nozioni apprese in precedenza, ecc… In questi termini possiamo parlare di apprendimento attivo.
La creazione di contesti di apprendimento per gli studenti è essenziale per stimolarli ad acquisire nuove conoscenze, abilità e competenze attraverso il coinvolgimento, la partecipazione in classe e la collaborazione con compagni e insegnanti.
In questo modo, gli studenti saranno in grado di creare connessioni tra le conoscenze acquisite nel tempo e allo stesso tempo nuovi concetti, raggiungendo una conoscenza più profonda, radicata e duratura.
In questo processo, gli insegnanti devono guidare la costruzione della conoscenza attraverso:
Innanzitutto, per stimolare l’apprendimento profondo è fondamentale alternare didattica attiva e frontale, sfruttando non solo le opportunità della cultura pedagogica, ma anche le nuove tecnologie.
Eppure, diversi studiosi hanno sottolineato ancora una volta la mancanza, nel panorama delle metodologie e degli strumenti di innovazione didattica, di strumenti che supportino realmente gli insegnanti nella formazione di strategie efficaci. Purtroppo, spesso gli insegnanti preparano le loro lezioni raccogliendo materiale eterogeneo, come immagini di bassa qualità. Ecco perché è nata ArtCentrica.
Piattaforme digitali come ArtCentrica danno un valore aggiunto all’apprendimento; essendo un’applicazione fluida e multifunzionale, permette un’interazione tra docenti e studenti rapida e pienamente integrata nelle attività didattiche che vedono nell’esperienza diretta il manifesto dell’apprendimento attivo, sapendo riprodurre la conoscenza dei contenuti e la padronanza delle abilità, e aiutando gli studenti a costruire competenze che permettano loro di comprendere nuovi mondi, risolvere problemi e reinventarsi in un’ottica di collaborazione continua.
A sostegno di questa tesi, già nei primi anni 2000 è stato coniato l’acronimo anglosassone GLAM (Galleries, Archieves and Museums) per indicare tutte le istituzioni che conservano opere d’arte, libri, documenti e manufatti e li hanno resi disponibili online. per il mondo accademico.
Si tratta di un approccio innovativo per la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale attraverso strumenti digitali e logiche di condivisione aperta che vedono anche la collaborazione e la partecipazione dei cittadini nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Bibliografia:
Brambilla F., Casiraghi D., Marenghi P., Sancassani S., Progettare l’innovazione didattica, Pearson Academy, 2019