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L’arte dell’apprendimento: i segreti dell’Experiential Learning di Kolb

ArtCentrica

27 Settembre 2023

L’apprendimento non è mai stato così coinvolgente come quando si sperimenta direttamente e si riflette su queste esperienze. È proprio questo il cuore della teoria dell’experiential learning di David A. Kolb, un approccio all’insegnamento che cambia il modo in cui guardiamo all’apprendimento stesso.

Scopriamo il ciclo dell’experiential learning

Immaginate un ciclo continuo in cui l’apprendimento inizia con un’esperienza concreta, un’azione o un evento tangibile. Questa è la fase iniziale del ciclo, dove il processo di apprendimento ha origine. Gli studenti si trovano al centro dell’azione, esplorando, scoprendo e sperimentando direttamente.

Ma non finisce qui, la vera magia accade quando passiamo alla fase successiva ovvero la riflessione astratta. Dopo l’esperienza, il pensiero critico prende il sopravvento. Gli studenti si fermano un attimo per riflettere su ciò che hanno vissuto, cercando di comprenderne i concetti sottostanti. È qui che l’apprendimento inizia a crescere e a prendere forma.

Nella terza fase, chiamata concettualizzazione astratta, gli studenti cercano di sviluppare teorie e concetti basati sulla loro riflessione sull’esperienza. Questo è il momento in cui l’apprendimento si evolve da una semplice esperienza a un corpo di conoscenze più ampio. I concetti emergono e diventano chiari.

Infine, entriamo nella fase della sperimentazione attiva. Qui, gli studenti applicano le nuove idee e teorie attraverso l’azione diretta, chiudendo il ciclo di apprendimento. L’apprendimento non è più un processo passivo ma attivo, con gli studenti che mettono in pratica ciò che hanno appreso.

Le basi teoriche e la visione di Kolb

Kolb ha plasmato questa teoria attraverso decenni di ricerca, e il suo lavoro è stato reso immortale nel suo libro del 1984, “Experiential Learning: Experience as the Source of Learning and Development.” In questo testo, Kolb ci guida attraverso le diverse fasi del ciclo di apprendimento esperienziale, sottolineando l’importanza di ognuna di esse. È come se avesse gettato le fondamenta per una nuova era dell’insegnamento.

L’Experiential Learning nella pratica

Ora, potreste chiedervi come tutto ciò si traduca nella pratica. Immaginate di portare fisicamente o virtualmente gli studenti in una galleria d’arte, di permettere loro di immergersi nelle opere d’arte e di riflettere su ciò che vedono. Questa esperienza concreta è il primo passo. Successivamente, gli studenti discutono delle connessioni tra le opere, creano mappe concettuali e sviluppano teorie basate sulla loro riflessione. Infine, applicano queste nuove idee attraverso progetti artistici originali, chiudendo così il ciclo dell’apprendimento esperienziale.

Perché funziona?

Ma perché questo approccio funziona così bene? Perché coinvolge direttamente gli studenti nelle loro esperienze, spingendoli a riflettere e ad elaborare il significato di ciò che stanno imparando. Inoltre, mette gli studenti al centro del processo di apprendimento, rendendoli attivi e coinvolti nel loro percorso di apprendimento.

È un compito di realtà?

L’experiential learning e il compito di realtà possono sembrare simili, ma ci sono differenze chiave che li distinguono. Mentre entrambi mirano a fornire esperienze pratiche e autentiche, l’apprendimento esperienziale si concentra sull’acquisizione di conoscenze attraverso l’esperienza diretta e la riflessione, seguendo un ciclo di apprendimento continuo. D’altra parte, il compito di realtà è un’attività educativa che mette gli studenti di fronte a situazioni o problemi del mondo reale da risolvere, incoraggiando l’applicazione delle conoscenze e delle competenze acquisite in modo più specifico. Entrambi sono strumenti preziosi nell’arsenale dell’insegnante, ciascuno con i propri vantaggi e scopi unici.

Mentre esploriamo ulteriormente la teoria dell’experiential learning di Kolb, scopriamo che l’apprendimento può essere una vera avventura, un viaggio di scoperta che parte dall’azione e giunge alla comprensione. Questo approccio rivoluziona il mondo dell’insegnamento, mettendo l’arte dell’apprendimento nelle mani degli studenti stessi.

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