9 Marzo 2022
Il Carnevale nelle collezioni di SMK (Museo d’Arte Nazionale Danese): aneddoti e curiosità
High school / University
Sempre più collezioni dentro ArtCentrica!
Passano le settimane, e ArtCentrica continua a crescere, grazie all’aggiunta di nuove collezioni. Stavolta è il turno di SMK (Statens Museum for Kunst), il Museo d’Arte Nazionale Danese. La galleria contiene il più grande numero di opere del Paese, e racchiude oltre 700 anni di arte danese e internazionale, dal primo Rinascimento, all’arte contemporanea.
Allo stesso modo delle precedenti collezioni, ArtCentrica dà la possibilità agli utenti di esplorare i capolavori di SMK in altissima risoluzione nei minimi dettagli, grazie alla funzione zoom. Inoltre, le opere possono essere confrontate con quelle di altri Musei, approfondite grazie a lezioni create ad hoc dai docenti, a cui vengono associate annotazioni aggiuntive, e molto altro.
Dentro le opere: il Carnevale
Il Carnevale è una delle feste più amate al mondo. Ha origini antichissime, addirittura di quello veneziano si ha una prima testimonianza risalente al 1094. I festeggiamenti prevedevano all’aperto spettacoli di acrobazia, danza, con animali, musica ecc… ma fu nei palazzi che raggiunse il suo apice, con sontuose feste in maschera.
Testimonianza ce ne danno le opere degli artisti, come Giandomenico Tiepolo, che con Il Trionfo di Pulcinella, ci dà una dimostrazione di come il Carnevale veniva celebrato nelle piazze di Venezia, in particolare soffermandosi sulla maschera di Pulcinella, una delle più famose e amate.
La festa aveva anche un fine di natura politica, perché serviva per “tenere buoni” i cittadini ed evitare così insurrezioni e malcontenti; durante il Carnevale infatti ci si poteva divertire e festeggiare in completo anonimato, garantito dalle maschere e dai costumi. Tutti i ceti sociali si livellavano ed era concesso deridere in pubblico l’aristocrazia.
Trasferendoci in Olanda, invece, ecco che Frans Hals con Festaioli al Carnevale, ci mostra come si svolgeva un banchetto durante i festeggiamenti, e di come il cibo veniva utilizzato come pretesto per fare scherzose allusioni erotiche.
La scena è ambientata durante il Martedì Grasso e in primo piano sono raffigurati due maschere del teatro, Peeckelhaering (Aringa in salamoia) e Hans Wurst (Giovanni Salsiccia), sorpresi a fare proposte indecenti alla donna – probabilmente un ragazzo travestito – seduta al tavolo.